"Autorecupero Immobili Abbandonati" - Resoconto del Convegno di Sabato 27/05/17
"Autorecupero Immobili abbandonati" - un disegno di legge semplice per necessità immediate.
(Resoconto del Convegno di Sabato 27/05/17 - Milano)
A volte la soluzione si trova davanti ai nostri occhi. E il nostro solo talento non risiede nell'elaborazione di chissà quali teorie ma nell'ascoltare semplicemente le necessità dei nostri concittadini.
Il #M5S ha presentato Sabato 27/05 a Milano il disegno di legge per il #recupero degli #edifici abbandonati.
Il testo prevede di recuperare migliaia di immobili, pubblici e privati, in stato di abbandono e quindi disabitati, dando un contributo importante all'emergenza abitativa che colpisce anche #Milano, da una parte, e dall'altra permettendo di recuperare il patrimonio edilizio inutilizzato.
Secondo questa proposta, il #Comune avrà il compito di censire entro due anni gli immobili abbandonati, che poi saranno messi a disposizione dei gruppi di autorecupero. L'amministrazione comunale stabilirà i requisiti dei gruppi e le procedure di assegnazione degli immobili. Il #Comune si occuperà anche degli interventi strutturali di messa in sicurezza statica e riduzione della vulnerabilità sismica, che verranno finanziati dal #Fondo per l'autorecupero.
La dotazione del fondo è di 400 milioni l'anno ed è destinata a tutti i comuni che ne facciano richiesta, che così potranno finanziare i costi di progettazione, le procedure di gara, i materiali, le certificazioni e ogni altro onere.
Se un edificio privato ricade in aree oggetto di programmi di recupero, il proprietario potrà concedere il proprio in comodato d'uso al gruppo di autorecupero per un periodo di 18 anni, trascorsi i quali l'immobile tornerà nella sua piena disponibilità già ristrutturato, percependo inoltre un ristoro mensile di 100 euro per ogni unità abitativa, per tutta la durata del comodato, ferma la possibilità di concordare con il gruppo di autorecupero la cessione del bene a prezzo di mercato.
"Il provvedimento stabilisce una serie di norme per favorire la pratica dell'autorecupero, rivitalizzando così i quartieri abbandonati e recuperando una parte preponderante del patrimonio edilizio milanese senza consumare un metro quadro di superficie in più rispetto ad oggi. Una soluzione più che concreta e quanto mai attuale per una città che 'vanta' 262 edifici abbandonati. Se poi pensiamo che, se consideriamo il territorio provinciale, quasi il 32% di suolo è già consumato, con un aumento dell'1,2% dal 2012 è evidente come la proposta #M5S possa essere utile per valorizzare ciò che già esiste e preservare il suolo pubblico da ulteriori inutili speculazioni edilizie".
Socialità, casa e lavoro...
Cosa volere di più oltre questi tre pilastri?
MoVimento 5 Stelle Milano
SEVESO : che fine hanno fatto le paratie?
"E le #paratie delle quali il #Comune si è dotato grazie al #M5S dove sono finite?"
E le #paratie delle quali il Comune si è dotato per arginare #Seveso e #Lambro, grazie a un emendamento al Bilancio proposto e fatto approvare dal nostro predecessore Mattia Calise? Non sono state utilizzate? Ci chiediamo, considerato lo straripamento di questa notte, dove sono e che procedura viene messa in atto quando ci sono straripamenti, dal momento che in un articolo del #Corriere della Sera dello scorso settembre, l'assessore #Granelli dichiara che 'da ottobre le paratie entreranno a fare parte del normale materiale da usare nei casi di allerta.
Anche questo Giovedì è bastata un po' di pioggia per mettere ko un'intera area della città, creando danni e disagi ai residenti e ai commercianti. Il 26 dicembre l'assessore #Maran dichiara: 'Questa Amministrazione è stata in grado di dare un’autentica svolta al problema del #Seveso. Nessuno metta quindi in discussione, per mere speculazioni politiche, finanziamenti e fatti certi messi in campo da tutte le istituzioni, che hanno dimostrato come di fronte all’emergenza si possa lavorare insieme ed ottenere risultati a prescindere dal diverso colore politico'. Saremmo curiosi di sapere a che svolta si riferisce #Maran..."
Attendiamo fiduciosi prima della prossima alluvione...
MoVimento 5 Stelle Municipio 9
25/04/2017 - Ore 14,00 Corso di Porta Venezia / Festa della Liberazione
25/04/17
Fieri di essere contro qualunque forma di repressione politica e civile
Il MoVimento 5 Stelle Milano ha partecipato anche quest’anno al corteo del #25Aprile.
Un appuntamento importante che non riguarda solo il passato, ma un presente in cui tante #libertà sono ancora negate.
Una partecipazione con la quale il MoVimento 5 Stelle vuole ribadire non solo il proprio spirito #antifascista, ma contro qualsiasi forma di repressione politica e civile. Per questo, ci auguriamo che il popolo italiano, facendo tesoro degli errori del passato, si proietti da subito in una dimensione di ritrovata libertà di espressione, #democrazia, #uguaglianza di diritti per tutti al di là di colori politici e bandiere
Petrol Vs Hemp - Canapa industriale autoctona italiana come probabile ritorno al futuro?
Petrol Vs. Hemp - Canapa industriale autoctona italiana come probabile ritorno al futuro?
(E intanto in mezzo il pregiudizio....)
Siamo comunque nel paese del #Vaticano, e va bene. Abbiamo una storia nazionale all'insegna del rispetto dei valori umani e di pilastri educativi nella crescita dei figli e della nostra condotta pubblica, e va sempre bene...
Ma è impressionante scoprire come nella metà del 2017 ci sia ancora un muro di incomprensione e rigidità verso cose e materiali che se utilizzati in modo "anticonvenzionale" potrebbero essere l'inizio di una nuova rivoluzione industriale.
Ma non può esistere una vera rivoluzione industriale se alla base non c'è quella che spesso e volentieri chiamiamo "rivoluzione culturale".
E anche oggi, 20 aprile i propositi si infrangono su una polemica sterile di accusa per una manifestazione come Hemp 4.20 che nasce con obbiettivi
ben lontani dall'aspetto "ludico" che contraddistingue l'uso della #Canapa.
È buona norma non lasciarsi andare in facili accuse o letture semplicistiche di una materia che non si conosce appieno, ma evidentemente è proprio il senso dell'ignoto e lo sconosciuto che spingono ad esternare facilmente all'insegna della tradizione.
Perché è tutta lì la questione. Sovvertire una serie di tradizioni ed abitudini talmente radicate nel #DNA che ci spingono a non ritenerci più un paese sano se per una volta le mettessimo da parte.
Sorvolando sulle migliaia di applicazioni che ruotano intorno al mondo della Canapa , è un dato di fatto che in #Italia i due principi attivi del #Thc (legato al normale consumo e utilizzo ludico) , come il Cbd (dal quale parte la lavorazione industriale) non possano essere considerati sullo stesso piano. Tanto vero che il CBD è legalmente riconosciuto e introdotto come base per prodotti farmaceutici e acquistabile come olio già a partire dal 2015.
Ed è altrettanto vero che nessuno compie uno sforzo di immaginazione nel ripensare a un mondo in cui la Canapa potrebbe in maniera naturale (in quanto comunque risorsa presente in natura e di per sé non trattata chimicamente), supplire alla produzione di qualunque oggetto , indumento, materiale tessile , cartaceo, edile e diventare elemento base in cucina e persino per integratori alimentari.
Per non parlare degli enormi benefici a livello economico e agrario che si otterrebbero dal creare una collaudata filiera di coltivazione dove non ci sarebbe bisogno di impiegare altri pesticidi.
Invece oggi è facile arenarsi dietro a parole come illegalità e spaccio. Facile pensare al degenerare sempre e comunque in un consumo ludico dove i ragazzi si riforniscono dal primo pusher di periferia. Peccato che anche in quel caso si abbatterebbe l'introito della criminalità organizzata laddove
c'è una produzione controllata , centralizzata e gestita in ugual misura e responsabilità a livello inter-amministrativo fra Stato, Regione e Comune.
Molto più comodo inveire. Condannare una sostanza naturale per il suo aspetto ludico più comune. Si condanna e si giudica ma guardacaso poi si accetta l'esistenza di gruppi petroliferi che consumano suolo , producendo gas di scarico e in via strumentale generando materie come la plastica e altri derivati che rappresentano il superfluo e il consumo sfrenato.
Allora cosa inquina di più? Cosa diventa davvero più nocivo per le vite umane?
Una macchia di petrolio riversata in mare o l'idea lontana di trasgressione per una pagliuzza infilata in bocca?
Tralasciando qualunque tipo di impiego ecosostenibile a cui una semplice piantina potrebbe sottoporsi.
Guardiamo le cose come stanno e in questo nuovo Hemp 4.20 ha vinto sulla carta un solo senso, quello del "pregiudizio". Quello che sta alla base di un certo perbenismo che non ha tempo né voglia di immaginare a una realtà dove le abitudini vengono sovvertite. Quello di chi non ha la pazienza di lasciarsi andare all'ipotetico "se"...
Ma d'altronde lo diceva anche il buon #Einstein "è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio..."
Ci vorrà del tempo forse. Siamo qua anche per questo. Perché una rivoluzione culturale richiede tempo per sgretolare un muro di tabù e disinformazione. Ripartiamo da questo 20 aprile.
#hemp4.20
News dal Comune: Seduta del 20/04/17 - O.d.g. Gabriele Del Grande
Un uomo di trentacinque anni è in stato di fermo (o meglio pura detenzione) in un centro di identificazione a Mugla in #Turchia.
Sembra il remake del famoso "Midnight train" del '78 di Alan Parker ma non è così. Unica colpa , essere giornalista e documentarista di verità sociali ancora troppo scomode da considerarle merce di contrabbando.
E mentre la giustizia turca fa molto a rilento il suo corso, Gabriele Del Grande comincia uno sciopero della fame mentre Angelino #Alfano lancia tiepidi avvisi di rilascio al governo turco.
D'accordo che non siamo nel miglior periodo di diplomazia e stabilità internazionale, ma tra una richiesta formale posta come un'ordinazione al bar e una pretesa sacrosanta di riportare a casa un nostro connazionale ce ne passa. Eccome.
E oggi come Comune di #Milano siamo fieri , nel limite della nostra autonomia operativa di poter lanciare un appello all'unisono a seguito della votazione all'unanimità di un Ordine del giorno proposto dal Gruppo Sinistra per Milano nel quale si chiede di avviare qualunque azione di mediazione diretta per riportare Gabriele a casa. A maggior ragione quando si sta parlando di un cittadino che non ha compiuto nessun atto lesivo ai danni della comunità turca o del mondo mediorientale in genere se non svolgere semplicemente il proprio lavoro di giornalista e addetto alla comunicazione per un mondo occidentale che vuole conoscere e sicuramente non denigrare usi e costumi.
Siamo solo all'inizio quindi di una vicenda difficile che speriamo solo di risolvere nel tempo di una visita in Consolato e nell'arco di pochi giorni che non diventino un odissea come quella che è toccata a due maro'.
Intanto resta solo il dato di soddisfazione per una istituzione come il Comune di Milano dove le forze politiche votano all'unanimità e senza barricarsi dietro lo scudo di una ideologia.
Ma è un senso di soddisfazione che si accompagna all'estrema urgenza del momento come lo stesso senso di responsabilità per una città che non è solo un traino della nostra economia , ma centro "propulsore" di idee , progetti e messaggi di tutela dei diritti umani in #Europa e nel mondo.
Restiamo sintonizzati su questo momento e rendiamo palese la nostra vicinanza e sensibilità proprio come il voto favorevole di questa giornata in cui Milano c'è e sta con Gabriele.
#iostocongabriele
18/03/17 Convegno/Dibattito EX SCALI FERROVIARI : PAROLA AI CITTADINI
18/03/17 - Ore 9.15 - Sala Alessi , Comune di Milano
Un solo ringraziamento a tutti gli attivisti e organizzatori ma soprattutto i cittadini che hanno desiderato e poi presenziato ad un momento di vero confronto senza bandiere e colori esposti.
Perché un tema imponente e delicato al tempo stesso delicato come quello del recupero di spazi vitali merita una pluralità di sguardi e suggerimenti da parte di tutti indistintamente e senza motivi o favori di fondo. Solo buonsenso.
Siamo tutti orgogliosi di avere favorito un dialogo collettivo mettendoci l'organizzazione. E come Movimento milanese è un ulteriore passo avanti verso una crescita e maturità di gruppo non indifferente.
In sintesi quella di questa mattina è la dimostrazione che, se motivati, i cittadini milanesi partecipano e si interessano alle vere problematiche della città. Speriamo che anche la giunta Sala se ne renda conto e inizi ad ascoltare i cittadini e le loro esigenze, non quelle di FS Sistemi Urbani. È a loro che deve rispondere"
Grazie Milano
#giulemanidagliscali
Petizione Referendum sul futuro degli Scali ferroviari
Scegliete una città dove vivere...
Scegliete la vostra realtà ideale...
Magari è già Milano il posto che desiderate, ma allora come vedete la Milano del futuro?
Paradiso immobiliare e meta di speculazione per affaristi che riempiranno la città di luci e grattacieli in stile Dubai o Las Vegas oppure città moderna ma nel giusto rispetto delle proporzioni fra spazio vitale, verde e vie di raccordo?
7 Scali ferroviari che visti a occhio nudo possono anche non significare nulla, ma rappresentano l'evoluzione di una città che come molti comuni che si rispettano è sorta su risorse pubbliche. Guardando al futuro potrebbero diventare le "oasi" ideali per migliorare la qualità di vita a Milano. Nulla a che vedere con opere pubbliche superflue come parcheggi multipiano e nuovi uffici.
Cosa volete veramente ?
Adesso esprimetelo con una firma per dire che la città è anche vostra. Che i 7 Scali sono vostri...
https://www.change.org/p/indirizzata-a-giuseppe-sala-e-roberto-maroni-referendum-sul-futuro-degli-scali-ferroviari
#giùlemanidagliscali
27 Gennaio - Memoria
27 Gennaio - Memoria
Ogni 27 Gennaio c'è un mondo intorno che vorrebbe trovare ciò che più desidera , la "riconciliazione" con sé stesso e con certi errori che purtroppo ritornano a riconferma di quanto il tempo dell'uomo sia ciclico.
C'è un giorno dove la Memoria torna con una duplice valenza. Quella più forte di un dolore che non si cancella davanti a tanti fotogrammi di una storia fatta di pigiami a righe,corpi denutriti ed occhi spenti. E c'è poi quella di una memoria ancora più difficile ma profonda e consolatoria del ricordo di tanti affetti e antenati che non torneranno più, ma indipendentemente da uno sguardo laico o di fede, esistono ancora nella ricorrenza di questa assenza.
Difficile che il mondo trovi la forza di un perdono verso se stesso e la propria miseria. Ma allora è proprio una giornata come questa che fa sì che la memoria diventi "promemoria".
Che certi errori per quanto duri non saranno reiterati. E che persone , momenti e cose che non vediamo non se ne sono realmente andate se trovano spazio dentro di noi in un semplice atto di volontà che dice :
#iomiricordodite
News dal Comune , Seduta del 19/01/17
A2A - "Maggioranza di cosa ?"
Consiglio Comunale di Milano del 19/01/17 .
Ore 21.25 si vota l'Emendamento nr. 58 della Delibera nr.26 del patto parasociale tra il Comune di Milano ed il Comune di Brescia in merito alla partecipazione detenuta nella società A2A S.p.A
In sostanza si sta permettendo una revisione del numero delle azioni della società con una modifica sostanziale del suddetto patto che permette la vendita di parte delle azioni e l'eliminazione dell'accordo di vendita congiunta.
L'emendamento nr.58 è decisamente basilare perché prevede che il patto parasociale venga aperto a Pubbliche Amministrazioni, Enti pubblici al fine di preservare la "natura pubblica" nella sua predominanza.
E la maggioranza (di sinistra?) cosa fa? Puntualmente vota contro dopo la bocciatura puntuale di una Giunta che si limita solo a dire "respinto" . Senza motivazioni. Senza spiegazioni. Per una delibera così importante che incide nelle casse di uno dei Comuni più importanti d'Italia.
Dove è finita la Sinistra? Si lo so che non esiste più da tempo....ma allora questa maggioranza cos'è? Cosa rappresenta? Questa è la maggioranza che difende i beni pubblici? La maggioranza che vorrebbe votare stasera di fretta e furia una delibera per passare in sordina senza l'occhio indiscreto dei giornalisti che hanno già abbandonato l'aula?
Che la politica locale fosse dura lo sapevamo. Ma assistere ad una truffa con presa in giro aggravata per favore no.
Fare opposizione diventa una questione non solo di ruolo, ma una questione di onore e di rispetto da pretendere.
Stiamo entrando in una nuova fase. Quella della intransigenza più forte.
"La caduta degli (pseudo) dei e il cambio di passo..." / (5 Dicembre 2016)
"La caduta degli (pseudo) dei e il cambio di passo..."
Voci in festa dalla punta al tacco dello stivale. Eh no, vi sbagliate: non ha appena finito di giocare la nazionale di calcio.
Ma il senso di vittoria è praticamente lo stesso. Ha vinto l'Italia. Ha vinto la Democrazia. Ma soprattutto contro ogni pronostico ha vinto la gente e la Partecipazione. Dopo troppe tornate in cui il partito degli astenuti riusciva sempre a imporsi in una continua guerra fra Montecchi e Capuleti del popolo italiano, il Referendum termina con un verdetto che definire schiacciante è un eufemismo.
Il fronte del NO tocca quasi il 60% mentre il fronte governativo rimane privo di voce. È la caduta di chi ha pensato troppo in grande ma senza fare i conti con una perfezione che non è di questo mondo.
È la caduta degli pseudo dei di una sinistra in cui Renzi non riconferma il suo consenso e si autorottama con un harakiri che molto probabilmente resterà nella storia.
Perché quando decidi di guardare il mondo dall'alto, o sei un Dio e sei convinto della tua invincibilità o forse sei solo un uomo che ha deciso di giocare a poker con la scusa crudele di "circonvenzione di incapace". Ma stavolta è il popolo che non si fa bluffare. Nemmeno davanti a una campagna senza esclusione di colpi bassi, lettere recapitate a casa ed SMS inviati in extremis per un Sì.
Il popolo reagisce e dimostra come in Italia ci siano ancora forme di vita.
Ma il senso di vittoria è praticamente lo stesso. Ha vinto l'Italia. Ha vinto la Democrazia. Ma soprattutto contro ogni pronostico ha vinto la gente e la Partecipazione. Dopo troppe tornate in cui il partito degli astenuti riusciva sempre a imporsi in una continua guerra fra Montecchi e Capuleti del popolo italiano, il Referendum termina con un verdetto che definire schiacciante è un eufemismo.
Il fronte del NO tocca quasi il 60% mentre il fronte governativo rimane privo di voce. È la caduta di chi ha pensato troppo in grande ma senza fare i conti con una perfezione che non è di questo mondo.
È la caduta degli pseudo dei di una sinistra in cui Renzi non riconferma il suo consenso e si autorottama con un harakiri che molto probabilmente resterà nella storia.
Perché quando decidi di guardare il mondo dall'alto, o sei un Dio e sei convinto della tua invincibilità o forse sei solo un uomo che ha deciso di giocare a poker con la scusa crudele di "circonvenzione di incapace". Ma stavolta è il popolo che non si fa bluffare. Nemmeno davanti a una campagna senza esclusione di colpi bassi, lettere recapitate a casa ed SMS inviati in extremis per un Sì.
Il popolo reagisce e dimostra come in Italia ci siano ancora forme di vita.
Il MoVimento adesso torna a sorridere e guardare il futuro tra un sospiro di riposo da una campagna di fatica e un ottimismo di chi non dorme sugli allori. Di Battista invita a smettere di accostare la tanto agognata parola
"antipolitica" alle cinque stelle, che adesso sembrano brillare di più.
Brillano verso un cambio di passo. Finisce definitivamente l'era della protesta. Anche se già cominciata, viene sancita l'era della proposta.
"antipolitica" alle cinque stelle, che adesso sembrano brillare di più.
Brillano verso un cambio di passo. Finisce definitivamente l'era della protesta. Anche se già cominciata, viene sancita l'era della proposta.
Una nuova legge elettorale da subito e un nuovo lavoro sulla squadra che porterà i cittadini in Parlamento. Movimento verso una proiezione futura che si gioca già dalle prime ore di questo mattino dove non ci sarà il tempo di dormire sugli allori di questo successo voluto da tutti. Dal Comitato del No alle forze dell'opposizione e le rappresaglie di una sinistra sempre più frastagliata.
Che sia l'inizio di un nuovo disegno politico globale. Ma soprattutto una ripartenza del popolo italiano che vince la prova d'orgoglio e regala la lezione di vita più importante. Quella in cui la superbia non paga e che certe scelte partono veramente dal basso.
Scelte che adesso siamo chiamati tutti a fare, nessuno escluso, mentre intanto continuano all'orizzonte gli echi di vittoria, tra la caduta degli (pseudo) dei e un cambio di passo da fare. Da fare subito.
Bentornata e... buon lavoro Italia!
Bentornata e... buon lavoro Italia!
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