ATTENZIONE: A TUTTI I RAPPRESENTANTI DI LISTA
vi comunichiamo che il Ministero ha recepito nelle istruzioni per le elezioni europee la decisione della Commissione elettorale di Roma cui avevamo fatto ricorso l'anno scorso e ha stabilito che in caso l'elettore
indichi il nome GRILLO o BEPPE GRILLO vicino al simbolo del M5S, senza fare una croce sul simbolo, il voto per il MoVimento è VALIDO.
La citazione si trova a pagina 65 ultimo capoverso delle istruzioni che mettiamo in link.
Vi invitiamo ad avvisare tutti i rappresentati di lista di modo che siano preparati:
http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/28_2014/2014_05_05_Istruzioni_seggi_europee_2014.pdf
Rappresentanti di lista
Per coloro che si sono offerti per fare i rappresentanti di lista per le europee 2014, ecco il link alla pagina del meetup che riguarda il corso che si terrà a Milano il 17 maggio:
P.S. NECESSARIO AVERE UNA SPILLA DEL MOVIMENTO 5 STELLE, CHI NON HA LA SPILLA MI CONTATTI CHE VEDIAMO COME RISOLVERE, GRAZIE ANCORA.
------------------------------------------------------------------------------------------
Risultati delle sezioni dei nostri rappresentanti di lista le percentuali:Risultati delle sezioni dei nostri rappresentanti di lista i totali:
Iniziamo a parlare di Europa
Un po'
di link per chi mi aveva chiesto e voleva interessarsi di cose sul reddito e
l'Europa.
rapporto
per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, (dice che il nostro Paese
viola alcuni degli articoli della carta sociale http://it.wikipedia.org/wiki/ Carta_sociale_europea, il
trattato che riconosce i diritti sociali ed economici dei cittadini europei in
materia di alloggio,
salute, istruzione, occupazione, circolazione delle persone, non
discriminazione e tutela giuridica ( la
Carta in italiano http://www.coe.int/t/dghl/ monitoring/socialcharter/ Presentation/ESCRBooklet/ Italian.pdf ).
http://www.ansa.it/web/ notizie/rubriche/economia/ 2014/01/29/-Italia-troppo- basse-pensioni-minime-_ 9981322.htmli, spiegano che il rapporto prende in considerazione
il quadriennio che va dall’inizio del 2008 alla fine del 2011 e quali sono gli
argomenti su cui si è soffermata l’analisi.
l’Italia
presenta altre importanti violazioni della Carta: per esempio l’assenza di un
reddito minimo garantito per tutti e le discriminazioni basate sull’età e
sull’appartenenza alle minoranze etniche.
Tutte
violazioni che, come sostiene un'art http://www. corriere.it/economia/14_ gennaio_29/carta-sociale- europea-rapporto-strasburgo- italia-va-male-disoccupati- anziani-poveri-3290a148-88cc- 11e3-9f25-fc2a5b09a302.shtml “ diventano particolarmente
preoccupanti in questo periodo di crisi economica, disoccupazione, precarietà e
impoverimento dilagante, soprattutto nelle classi medio basse”.
http://www.coe.int/t/dghl/ monitoring/socialcharter/ conclusions/State/Italy2013_ en.pdf il rapporto sull’Italia in inglese
Vista la
proposta di Nunzio, vi sottolineo che l'Europa chiede il reddito minimo di
cittadinanza, vi ricorda qualcosa? Secondo me queste cose hanno un rapporto
forte con la ns attività sulle zone, si tratta di renderli digeribili in
comunicazione. Avete notato che questa notizia non è stata data nei
telegiornali?
Ciao Francesco.
Ciao Francesco.
Mappatura mobilita' pedonale insicura zona 9
A Milano, la cosiddetta
mobilità dolce, in bicicletta, con pattini o per lo più a piedi e
ancora un miraggio in quanto spesso marciapiedi, incroci e
attraversamenti pedonali sono occupati da autoveicoli.
Inoltre non si e' fatto
fronte alla crescita frenetica della città e del numero di
autoveicoli che percorrono le strade. Ci sono quindi incroci
pericolosi, vie senza marciapiedi o con marciapiedi ridotti, tratti
di strade pericolosi per i pedoni, barriere architettoniche e in
generale situazioni di pericolo per le utenze deboli, che le
amministrazioni susseguitesi fino ad oggi hanno solo in minima parte
risolto.
Per avere un idea precisa
su come “bonificare” queste situazioni presenti in zona 9 abbiamo
preso contatto con i funzionari del settore pianificazione viabilità
del comune di Milano che ci hanno spiegato come vengono gestite le
segnalazioni fatte dai cittadini o dai consigli di zona riguardo ai
problemi di viabilità.
Circa ogni tre mesi tutte
le segnalazioni che hanno avuto un primo parere positivo da parte del
settore competente vengono inviate all'agenzia mobilita ambiente
territorio che ne fa una classificazione di priorità in
base al tipo
di strada (classe PGTU), al tipo di traffico, al tipo di utenza che
utilizza il tratto di via e all'incidentalità degli ultimi 5 anni.
Dopo questa
classificazione l'intervento richiesto viene eseguito se ci sono
fondi disponibili, se non ci sono altri progetti “sponsorizzati”
che passano avanti e se alla successiva classificazione (eseguita
ogni tre mesi) non ci sono segnalazioni che abbiano una più alta
priorità.
Per darvi un idea,
al momento ci sono 250 segnalazioni fatte pervenire da cittadini e
dai consigli di zona su tutta l'area di Milano. Dal consiglio di zona
9 ne abbiamo fatta pervenire una relativamente alla messa in
sicurezza del marciapiedi di via Sand utilizzato dai bambini per
andare a scuola. La classificazione trimestrale, secondo i criteri
prima citati, ha assegnato alla segnalazione la posizione numero 100
come ordine di realizzazione dell'intervento. Secondo i dati forniti
dal settore vengono effettuati una decina di interventi all'anno e
quindi la sistemazione del marciapiedi di via Sand verrà eseguita
tra una decina d'anni se, come e' probabile, non ci saranno altre
segnalazioni più importanti o “pressioni” per fare altri
interventi anche con priorità più bassa.
Abbiamo parlato fin
qui di segnalazioni fatte da cittadini o consigli di zona non su
criteri oggettivi ma secondo la sensibilità di chi fa' la
segnalazioni.
C'è poi un'altra
serie di incroci e tratti di via realmente pericolosi che nessuno ha
mai segnalato ma che dati alla mano forniti sempre dall'AMAT sono per
priorità i primi sui quali realizzare interventi. Anche su questi le
amministrazioni hanno fatto ben poco.
Esempi di questo
genere sono gli incrocio Monteceneri-Plana, Pastorelli-Cassala.
A questo proposito
abbiamo protocollato un'interrogazione per avere informazioni su
quali sono gli incroci più pericolosi in zona 9.
Per chiedere
all'amministrazione lo stanziamento di fondi e migliorare la
sicurezza dei pedoni abbiamo fatto partire una mappatura di incroci
pericolosi, attraversamenti pedonali a rischio, tratti di via
pericolosi, mancanza di marciapiedi e barriere architettoniche che
sottometteremo al settore pianificazione viabilità per una
classificazione di priorità' e per una richiesta di allocazione
fondi all'assessorato.
Qui potete fare la vostra segnalazione:
Qui potete vedere cio' che e' stato gia' mappato fin'ora:
Giax Tower in via Imbonati
Come molti di voi sapranno, in via Imbonati 62 verrà costruita una torre di 24 piani più 2 interrati per edilizia residenziale, in un quartiere che è già densamente abitato e trafficato e dove le aree verdi non si vedono più; una torre stretta e lunga che svetterà ben oltre gli 8 piani dei palazzi intorno e che sarà la guglia della nuova Milano: un parallelepipedo di circa un centinaio di metri con un po' di alberelli ai suoi piedi ad adornarlo :-)
Ci saranno 96 nuovi splendidi appartamenti che qualcuno potrà comprare a peso d'oro e naturalmente un centinaio d'automobili in più nel quartiere; il progetto però prevede la piantumazione sulla via di 12 aceri rossi (per compensare la CO2, aggiungo io)
:-)))))
Il progetto è stato approvato nel 2009 e prevede che l'impresa di costruzione sostenga gli oneri di urbanizzazione (circa 800 mila euro) su 420 metri di via Imbonati, dalla Giax Tower fino al ponte della ferrovia, incrocio con via Trevi; la Commissione Territorio di zona 9 ha valutato il progetto di riqualificazione del suddetto tratto di via Imbonati e ha riscontrato notevoli criticità sul progetto. Anzitutto sulla via di accesso alla nuova torre condominio: un passo carraio attualmente già utilizzato da un altro edificio con 7 scale condominiali il cui accesso è regolamentato da una sbarra e che potrebbe diventare trafficato come un casello autostradale.
Una cosa che è saltata subito all'occhio di tutti i Consiglieri presenti in Commissione è che nel progetto non è presente la pista ciclabile: su questo si è discusso per qualche decina di minuti e qualcuno ha fatto presente che non ha senso chiedere al costruttore di fare 420 metri di pista ciclabile se poi sul tratto di strada che va verso piazza Maciachini e su quello che va da via Pellegrino Rossi in su essa non c'è.
Potrebbe aver senso realizzare invece dei collegamenti ciclabili da via Imbonati verso via Crespi e viale Fermi dove invece la pista è già presente, solo che questo tipo di realizzazione non compete all'impresa di costruzione.
La ciclabile su via Imbonati comporterebbe inoltre una riduzione della carreggiata e/o marciapiedi/parcheggi e qualcuno ha proposto di "disegnare" la ciclabile sul marciapiede.
I consiglieri hanno osservato l'opportunità di spostare la fermata del bus 70 direzione centro in prossimità della stazione metropolitana con pensilina e strisce pedonali per agevolare i cittadini nell'attraversamento stradale.
Al termine della seduta tutti i consiglieri (22 i presenti) hanno riconosciuto la necessità di riqualificare via Imbonati, ma che il progetto presentato va rivisto per risolvere le criticità emerse, dunque hanno dato tutti parere negativo e il progetto verrà valutato dalla Conferenza dei Servizi.
Ci saranno 96 nuovi splendidi appartamenti che qualcuno potrà comprare a peso d'oro e naturalmente un centinaio d'automobili in più nel quartiere; il progetto però prevede la piantumazione sulla via di 12 aceri rossi (per compensare la CO2, aggiungo io)
:-)))))
Il progetto è stato approvato nel 2009 e prevede che l'impresa di costruzione sostenga gli oneri di urbanizzazione (circa 800 mila euro) su 420 metri di via Imbonati, dalla Giax Tower fino al ponte della ferrovia, incrocio con via Trevi; la Commissione Territorio di zona 9 ha valutato il progetto di riqualificazione del suddetto tratto di via Imbonati e ha riscontrato notevoli criticità sul progetto. Anzitutto sulla via di accesso alla nuova torre condominio: un passo carraio attualmente già utilizzato da un altro edificio con 7 scale condominiali il cui accesso è regolamentato da una sbarra e che potrebbe diventare trafficato come un casello autostradale.
Una cosa che è saltata subito all'occhio di tutti i Consiglieri presenti in Commissione è che nel progetto non è presente la pista ciclabile: su questo si è discusso per qualche decina di minuti e qualcuno ha fatto presente che non ha senso chiedere al costruttore di fare 420 metri di pista ciclabile se poi sul tratto di strada che va verso piazza Maciachini e su quello che va da via Pellegrino Rossi in su essa non c'è.
Potrebbe aver senso realizzare invece dei collegamenti ciclabili da via Imbonati verso via Crespi e viale Fermi dove invece la pista è già presente, solo che questo tipo di realizzazione non compete all'impresa di costruzione.
La ciclabile su via Imbonati comporterebbe inoltre una riduzione della carreggiata e/o marciapiedi/parcheggi e qualcuno ha proposto di "disegnare" la ciclabile sul marciapiede.
I consiglieri hanno osservato l'opportunità di spostare la fermata del bus 70 direzione centro in prossimità della stazione metropolitana con pensilina e strisce pedonali per agevolare i cittadini nell'attraversamento stradale.
Al termine della seduta tutti i consiglieri (22 i presenti) hanno riconosciuto la necessità di riqualificare via Imbonati, ma che il progetto presentato va rivisto per risolvere le criticità emerse, dunque hanno dato tutti parere negativo e il progetto verrà valutato dalla Conferenza dei Servizi.
WiFi
Mercoledì al CdZ 5 si è tenuto l'incontro di presentazione del progetto WiFi, si è discusso di obiettivi, infrastrutture, problematiche; più avanti ci sarà una riunione di capigruppo in cui ognuno potrà segnalare i luoghi che vorrebbe connettere.
Immagino che la stessa cosa si farà in zona 9.
Sulla pagina http://www.youtube.com/user/Milano5stelle/videos trovate il video che Morgigno ha pubblicato dopo la serata, per chi non ha il tempo di vederselo tutto lo riassumo.
Per il 2015 il Comune vuole connettere tutta Milano e mettere i servizi in rete, sappiamo che Milano è la città più cablata al mondo, ma attualmente molti cittadini ne sono esclusi; poiché gli operatori di telefonia non si sono ancora mossi in tal senso (vuol dire che non gli conviene molto) allora il Comune ci pensa da sè.
L'idea è quella di mettere delle antennine nei quartieri, di varia potenza a seconda dei luoghi di ubicazione, collegate alla fibra ottica nel sottosuolo di cui il Comune beneficia di un contratto di utilizzo con Metroweb a costi bassissimi per 15 anni; per quanto riguarda la tecnologia utilizzata essa negli anni potrebbe evolvere verso le reti di ultima generazione quali LTE (telefonia 4G).
Il Comune vuole far partire l'iniziativa dalle periferie entro il 2012 poiché il centro gode già di alcuni punti WiFi e probabilmente altri ne verranno installati; il Comune non vuole entrare in competizione con i gestori di telecomunicazioni, ma completare la rete dove loro non hanno interesse ad arrivare ed integrare le reti eventualmente esistenti presso centri commerciali, aziende o privati (si parla di federazione di reti).
Dunque le aree da destinarsi alla rete sono gli edifici comunali e le aree esterne dove passano molte persone: giardini, piazze, parcheggi supermarket/università o altro.
La mappa che il Comune sta facendo girare per i Consigli di Zona può essere cancellata e riscritta dai consiglieri il cui parere è quasi vincolante nel senso che se il CdZ vuole la colonnina WiFi in via tal dei tali questa va fatta a meno che non ci siano problemi di natura tecnica (troppo distante dalla fibra ottica) o di salute pubblica .
Il grosso buco della questione è appunto la salute pubblica in quanto i promotori dell'iniziativa dicono che le reti son certificate, che staranno molto al di sotto delle potenze regolamentari, che eviteranno quei luoghi dove le persone potrebbero avvertire disturbi o sintomi, tutto avvalorato da ricerche di illustri scienziati superpartes di tutto il mondo che dicono che il WiFi non fa male; sembra la stessa cosa degli inceneritori: il prof. Ministro Veronesi dice che non facciano male e tutti gli vanno dietro e poi danno un sacco di soldi al suo Istituto.
Molti altri tra cui l'OMS dice che il WiFi è dannoso.
All'incontro era presente un rappresentante dell'Associazione delle Persone ElettroSensibili che ha cercato di illustrare i disturbi e i rischi dell'inquinamento elettromagnetico.
L'alternativa al WiFi potrebbe essere la fibra ottica stessa la quale va ricuperata e restituita ai milanesi.
Per chi non è molto informato sull'Elettrosmog consiglio:
Beppegrillo.it: Tumori Download http://www.youtube.com/watch?v=FVhKQdPFGZA
Report: http://www.youtube.com/watch?v=m09rcqOdWjc
prof. Levis: http://www.youtube.com/watch?v=H4RuI40Afr8
Il sogno di essere sempre connessi a costo zero e che il mondo, il lavoro e l'economia possano migliorare grazie alla rete è molto bello, e anch'io ci credo; ma il costo della salute è troppo alto rispetto ai benefici che ne possiamo ottenere.
Claudio Sasso
Immagino che la stessa cosa si farà in zona 9.
Sulla pagina http://www.youtube.com/user/Milano5stelle/videos trovate il video che Morgigno ha pubblicato dopo la serata, per chi non ha il tempo di vederselo tutto lo riassumo.
Per il 2015 il Comune vuole connettere tutta Milano e mettere i servizi in rete, sappiamo che Milano è la città più cablata al mondo, ma attualmente molti cittadini ne sono esclusi; poiché gli operatori di telefonia non si sono ancora mossi in tal senso (vuol dire che non gli conviene molto) allora il Comune ci pensa da sè.
L'idea è quella di mettere delle antennine nei quartieri, di varia potenza a seconda dei luoghi di ubicazione, collegate alla fibra ottica nel sottosuolo di cui il Comune beneficia di un contratto di utilizzo con Metroweb a costi bassissimi per 15 anni; per quanto riguarda la tecnologia utilizzata essa negli anni potrebbe evolvere verso le reti di ultima generazione quali LTE (telefonia 4G).
Il Comune vuole far partire l'iniziativa dalle periferie entro il 2012 poiché il centro gode già di alcuni punti WiFi e probabilmente altri ne verranno installati; il Comune non vuole entrare in competizione con i gestori di telecomunicazioni, ma completare la rete dove loro non hanno interesse ad arrivare ed integrare le reti eventualmente esistenti presso centri commerciali, aziende o privati (si parla di federazione di reti).
Dunque le aree da destinarsi alla rete sono gli edifici comunali e le aree esterne dove passano molte persone: giardini, piazze, parcheggi supermarket/università o altro.
La mappa che il Comune sta facendo girare per i Consigli di Zona può essere cancellata e riscritta dai consiglieri il cui parere è quasi vincolante nel senso che se il CdZ vuole la colonnina WiFi in via tal dei tali questa va fatta a meno che non ci siano problemi di natura tecnica (troppo distante dalla fibra ottica) o di salute pubblica .
Il grosso buco della questione è appunto la salute pubblica in quanto i promotori dell'iniziativa dicono che le reti son certificate, che staranno molto al di sotto delle potenze regolamentari, che eviteranno quei luoghi dove le persone potrebbero avvertire disturbi o sintomi, tutto avvalorato da ricerche di illustri scienziati superpartes di tutto il mondo che dicono che il WiFi non fa male; sembra la stessa cosa degli inceneritori: il prof. Ministro Veronesi dice che non facciano male e tutti gli vanno dietro e poi danno un sacco di soldi al suo Istituto.
Molti altri tra cui l'OMS dice che il WiFi è dannoso.
All'incontro era presente un rappresentante dell'Associazione delle Persone ElettroSensibili che ha cercato di illustrare i disturbi e i rischi dell'inquinamento elettromagnetico.
L'alternativa al WiFi potrebbe essere la fibra ottica stessa la quale va ricuperata e restituita ai milanesi.
Per chi non è molto informato sull'Elettrosmog consiglio:
Beppegrillo.it: Tumori Download http://www.youtube.com/watch?v=FVhKQdPFGZA
Report: http://www.youtube.com/watch?v=m09rcqOdWjc
prof. Levis: http://www.youtube.com/watch?v=H4RuI40Afr8
Il sogno di essere sempre connessi a costo zero e che il mondo, il lavoro e l'economia possano migliorare grazie alla rete è molto bello, e anch'io ci credo; ma il costo della salute è troppo alto rispetto ai benefici che ne possiamo ottenere.
Claudio Sasso
lunedì 12 dicembre ore 11, sopralluogo presso il "Centro Prima Infanzia" denominato "Arcobaleno", sito in Via Morlotti, 11.
Ciao a tutti,
sono stata al centro prima infanzia come anticipato.
erano presenti: fausto - un signore con un nome non memorizzabile... (gesualdo... gin....) - antonella e un altro di cui ho rimosso subito il nome perché veramente irritante (ho poi chiesto se fosse un leghista e naturalmente me lo hanno confermato)
ci hanno fatto da guida una delle educatrici del centro ed altri due signori che ci hanno poi accompagnato anche alla sede principale in bruzzano dell'arcobaleno.
la struttura che ospita il centro per l'infanzia non è molto grande, in ordine, ben arredata con spazi divisi in modo intelligente.
i bambini vengono accolti con modalità ed orari diversi, da poche ore al mattino per due - tre giorni la settimana a più ore il pomeriggio per tutta la settimana. nessuno pranza nel centro, viene solo distribuita della frutta a metà mattina.
solo una decina sono bimbi "non accompagnati" senza, dunque, la presenza di un genitore/nonno, gli altri sono accolti, appunto con un familiare.
in totale gestiscono circa 40 bimbi.
vengono svolte delle attività di gruppo, singole e, i più indipendenti, si arrangiano girando liberamente negli spazi a loro disposizione.
oltre alle tre educatrici vi è una decina di volontarie che, a turno, dedicano ore del loro tempo al centro in attività mirate o, semplicemente, facendo quello che è necessario al momento. le volontarie partecipano ad incontri calendarizzati di formazione.
anche il sabato mattina il centro è aperto per accogliere bimbi con mamma e/o papà.
le rette sono irrisorie: da 60 a 150 euro a trimestre. vi è, naturalmente, una bella lista d'attesa poiché realtà simili, in zona, non ve ne sono.
abbiamo poi visitato la sede storica dell'aquilone, in centro a bruzzano. sono ospitati (pagano l'affitto) in un edificio della parrocchia.
su tre piani attività diverse per disabili adulti, alcuni dei quali vivono a tutti gli effetti in questa struttura.
intorno all'aquilone gravitano circa 60 olontari divisi su turni e preposti a molteplici attività dal lunedì al sabato.
gli spazi a loro disposizione sono ottimizzati anche in termini di orari. per esempio la sala pc, utilizzata durante il giornio dagli ospiti della fondazione, la sera diventa scuola per adulti dove alcuni volontari insegnano agli anziani ad usare il pc.
c'è poi un'attività pomeridiana di dopo-scuola per ragazzi di 12-14 anni e un centro di aggregazione giovanile con annessa sala di incisione :-) nel quale anche ragazzi di età maggiore organizzano tornei e feste.
in termini burocratesi: non sono emerse criticità perchè la richiesta del centro per l'infanzia non venga accolta e tutti si augurano che le promesse del comune di definire le pratiche entro settembre 2012 possano essere mantenute ma, soprattutto, anticipate.
bene, perdonate il mio linguaggio un po' terra-terra e grazie per l'oportunità datami di partecipare.
ciao ciao
barbara
sono stata al centro prima infanzia come anticipato.
erano presenti: fausto - un signore con un nome non memorizzabile... (gesualdo... gin....) - antonella e un altro di cui ho rimosso subito il nome perché veramente irritante (ho poi chiesto se fosse un leghista e naturalmente me lo hanno confermato)
ci hanno fatto da guida una delle educatrici del centro ed altri due signori che ci hanno poi accompagnato anche alla sede principale in bruzzano dell'arcobaleno.
la struttura che ospita il centro per l'infanzia non è molto grande, in ordine, ben arredata con spazi divisi in modo intelligente.
i bambini vengono accolti con modalità ed orari diversi, da poche ore al mattino per due - tre giorni la settimana a più ore il pomeriggio per tutta la settimana. nessuno pranza nel centro, viene solo distribuita della frutta a metà mattina.
solo una decina sono bimbi "non accompagnati" senza, dunque, la presenza di un genitore/nonno, gli altri sono accolti, appunto con un familiare.
in totale gestiscono circa 40 bimbi.
vengono svolte delle attività di gruppo, singole e, i più indipendenti, si arrangiano girando liberamente negli spazi a loro disposizione.
oltre alle tre educatrici vi è una decina di volontarie che, a turno, dedicano ore del loro tempo al centro in attività mirate o, semplicemente, facendo quello che è necessario al momento. le volontarie partecipano ad incontri calendarizzati di formazione.
anche il sabato mattina il centro è aperto per accogliere bimbi con mamma e/o papà.
le rette sono irrisorie: da 60 a 150 euro a trimestre. vi è, naturalmente, una bella lista d'attesa poiché realtà simili, in zona, non ve ne sono.
abbiamo poi visitato la sede storica dell'aquilone, in centro a bruzzano. sono ospitati (pagano l'affitto) in un edificio della parrocchia.
su tre piani attività diverse per disabili adulti, alcuni dei quali vivono a tutti gli effetti in questa struttura.
intorno all'aquilone gravitano circa 60 olontari divisi su turni e preposti a molteplici attività dal lunedì al sabato.
gli spazi a loro disposizione sono ottimizzati anche in termini di orari. per esempio la sala pc, utilizzata durante il giornio dagli ospiti della fondazione, la sera diventa scuola per adulti dove alcuni volontari insegnano agli anziani ad usare il pc.
c'è poi un'attività pomeridiana di dopo-scuola per ragazzi di 12-14 anni e un centro di aggregazione giovanile con annessa sala di incisione :-) nel quale anche ragazzi di età maggiore organizzano tornei e feste.
in termini burocratesi: non sono emerse criticità perchè la richiesta del centro per l'infanzia non venga accolta e tutti si augurano che le promesse del comune di definire le pratiche entro settembre 2012 possano essere mantenute ma, soprattutto, anticipate.
bene, perdonate il mio linguaggio un po' terra-terra e grazie per l'oportunità datami di partecipare.
ciao ciao
barbara
Sulla Commissione congiunta Politiche Sociali e Territorio
Alla Commissione di lunedì scorso è stato presentato il progetto "1000 case in un anno" con il quale il Comune di Milano vorrebbe rimettere a disposizione della cittadinanza le migliaia di appartamenti sfitti presenti nei nostri quartieri; il progetto attualmente è pensato per il quartiere Niguarda per poi estenderlo anche ad altri quartieri e altre zone della città. Ai consiglieri di zona 9 era già stato inviato un file con una descrizione dettagliata, perché ognuno potesse prenderlo in visione e preparare eventuali richieste, proposte o critiche a riguardo.
A presentare il progetto è stata la dottoressa Parodi dello staff dell'Assessore alla Casa, Demanio e Lavori Pubblici la quale però si è sentita arrivare diverse obiezioni o richieste di chiarimenti da parte dei consiglieri a cui lei però non si è ritenuta in grado di rispondere in quanto (giustamente) diceva che certe risposte avrebbe potuto darle l'Assessore Castellano e non lei, la quale era lì solo per presentare il progetto ed eventualmente prendere nota delle impressioni e contributi dei membri della commissione; a questo punto c'era da chiedersi: se la dott.ssa Parodi è venuta solo a presentare il progetto, cioè per ripetere verbalmente quanto era già stato scritto sul file, allora che senso ha avuto convocare la Commissione se lei non aveva l'autorità e gli strumenti per rispondere alle questioni sollevate dai presenti? Non era forse meglio che ognuno si leggesse il documento, inviasse via mail le eventuali richieste domande o proposte allo staff dell'Assessore e poi questi si fosse presentato di persona in Commissione per rispondere a tutte le domande?
Mi auguro che la gentilissima dott.ssa Parodi abbia annotato tutti i commenti fatti dai consiglieri e dai cittadini e li abbia comunicati all'Assessore il quale dovrebbe sia dare risposte, ma anche attivarsi quanto prima ad affrontare concretamente alcune gravi problematiche che sono state segnalate per le quali non si possono più attendere tempi biblici prima di vedere l'intervento dell'amministrazione pubblica.
C'è comunque da sottolineare la volontà del Comune di far partecipare a questo progetto tutte le forze presenti sul territorio: le associazioni, gruppi di cittadini e organizzazioni che già lo conoscono e che possono offrire notevoli contributi alla riuscita del progetto.
Di alcuni consiglieri di zona è apprezzabile l'affezione al proprio territorio dimostrata nel descrivere le numerose problematiche su cui bisogna intervenire quanto prima; qualcuno di loro purtroppo si ostina ancora a fare lunghi discorsi in politichese privi di concretezza, spesso ripetendo concetti che sono già stati espressi precedentemente da qualcun altro o che magari erano stati resi noti nella documentazione inviata e questo denota mancanza di ascolto e soprattutto non aver letto il documento prima di venire in Commissione togliendo quindi del tempo a chi alla fine dell'incontro avrebbe voluto fare qualche domanda in più, ma non ha potuto farlo perché il tempo era ormai scaduto. Qualche consigliere lamentava pure il fatto che il progetto anziché a Niguarda si poteva pensarlo per il proprio quartiere che vive ugualmente le stesse problematiche.
Tutto ciò denota un'idea di politica tipica dei cosiddetti "dinosauri".
Un ultimo appunto di carattere semantico: mentre la dott.ssa Parodi parlava di "censimento" delle case sfitte o abbandonate, i nostri consiglieri preferivano esprimersi con la parola MAPPATURA che a quanto pare comincia ad andare di moda nel CdZ9 ;-)
Iscriviti a:
Post (Atom)